Ubu re- Satyrion

 

La serata si è aperta con la voce di Michelangelo Dionisio con il testo "Mi chiamo Giancarlo Catino", un monologo sul bullismo raccontato con gli occhi di un ragazzo costretto a subire insulti e dispetti dai suoi coetanei, ma che riesce a trovare l'arma migliore di tutte per sconfiggere il suo bullo: il perdono.

Alle ore 21 invece si è aperto il sipario e subito il pubblico è stato immerso in un' atmosfera surreale che narrava le vicende di Padre Ubu e Madre Ubu in situazioni belliche e di conflitto, dando espressione ai tratti disumani della tirannia, fortemente denunciata in quest'opera satirica.

L'attenzione per ogni dettaglio, dal trucco alle luci, ha evidenziato un gran lavoro di squadra tra attori, tecnici e regista nonostante il numeroso cast!

Manca solo l'ultimo spettacolo prima della premiazione... vi aspettiamo!


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