5 Edizione: Pilato

 

 

Cartellone

 

Data dello spettacolo: 26-04-2024

Apertura porte: 20:30

Inizio spettacolo: 21:00

Il biglietto va ritirato entro 30 minuti dall'apertura delle porte per poter mantenere valida la propria prenotazione.


Sinossi

“Che cos’è la verità? Questo chiese Pilato a Gesù, probabilmente però non attese neanche la risposta. Nessuno realmente vuole conoscere la verità, a guardar bene, infatti, sta sempre sotto i nostri occhi ma ci rifiutiamo di vederla. Oggi siamo accecati o abbagliati da tutto, dalla vanità, dall’invidia…dall’ipocrisia, perciò troviamo alibi per arroccarci nelle nostre comodità, per giustificare il deprecabile ed insabbiare anche ciò che appare ingiusto alle nostre coscienze.  Un dramma in un unico atto che rappresenta due epoche, un presente ed un passato, “cucite” da un Pilato prima narratore poi protagonista di una delle scene più famose della storia dell’uomo.

Oggi è il Giudice Ietti, un magistrato qualunque di un qualsiasi tribunale, a “lavarsi le mani”, incurante delle prove e frettoloso nell’emettere una sentenza “ad effetto” e propiziatrice di facile carriera. Il giudice è un uomo mediocre, mente a se stesso anche mentre nega che i suoi studi e la sua posizione siano frutto di un buon matrimonio e si serve del risalto che la stampa tributa al caso, in cui si trova coinvolto un ragazzo contro cui non esistono che prove circostanziali, per affrancarsi dalla sua “servitù” familiare attraverso una condanna che assecondi solo la sete di giustizia della collettività.

E’ la moglie che prova a scuotere la coscienza di una persona insicura e frustrata ma riceve quale risposta una verità di cui da tanto tempo, probabilmente da sempre, era a conoscenza ma che non voleva accettare: convivere con un uomo che alla Giustizia, “a cui un tempo aveva prestato giuramento”, preferisce una ignobile popolarità. L’affascinante gioco temporale, creato da flashback a forte impatto emotivo, riporta gli spettatori indietro di oltre 2000 anni, precisamente alla notte prima della sentenza fatale per l’umanità dominata dall’intenso dialogo tra Pilato e sua moglie Claudia. Quest’ultima, scossa dall’incontro quasi cercato con Gesù, prova a trasferire al marito le sensazioni provate durante il breve, a distanza ma travolgente incrocio con il Nazzareno: è cosciente che l’esistenza di quest’uomo cambierà le sorti del mondo e anche lei proverà a scuotere e ad “intenerire” il marito nel suo ruolo di giudice. Pilato, dopo aver tradito qualche incertezza e fragilità, ritorna a romanizzare la sua figura pronto a raccontare la sua verità alla folla  entre, sottovoce, perpetra il suo delitto… lavandosene le mani. “Che cos’è la verita? La verità non importa, la verità èpericolosa, non è al servizio di chi manipola la gente, è scomoda ed oggi, come 2000 anni fa, non fa audience. Pilato accende i riflettori sulla condizione umana, non circoscritta in una provincia dell’impero, ma capace di travalicare i millenni e di perpetuarsi nel suo movimento, ininterrotto dalla notte dei tempi fino ad oggi, in un’incessante ricerca della Verità, tra inquietudine del mistero, senso di giustizia e facili scappatoie.